un progetto di indagine collettiva dedicato alle farfalle diurne (Ropaloceri) che vivono nel Veneto

 







Perché questa iniziativa?

Il progetto ARVe è stato animato dalla necessità e dall’auspicio di contribuire a colmare una notevole lacuna nella conoscenza della biodiversità di questa regione.

Nel Veneto, infatti, a parte alcuni territori (M. Baldo, parte dei Lessini veronesi, Colli Euganei e alcune altre aree limitate), la composizione delle comunità di

Lycaena dispar
Ropaloceri e la distribuzione geografica delle diverse specie non si conoscono in
modo adeguato.

Anche se finora questi organismi sono stati piuttosto trascurati a livello regionale e italiano, i Ropaloceri sono stati riconosciuti come utili indicatori per la gestione del territorio e la conservazione dei suoi valori ambientali, nonché efficaci soggetti per la divulgazione naturalistica e la didattica ambientale.







Quali sono stati gli obiettivi?

Il progetto ha avuto questi obiettivi:

  •   individuare quali sono le specie attualmente presenti nel Veneto (checklist)


  •   documentare e cartografare la distribuzione geografica delle diverse specie nel territorio regionale (atlante distributivo)


  •   valutare lo stato di conservazione delle diverse specie nel Veneto (lista rossa)


  •   individuare, nell’ambito del territorio regionale, aree di particolare valore per le comunità di Ropaloceri e quindi meritevoli di prioritaria attenzione gestionale (catalogo delle aree di pregio)






Qual è stata la strategia?

Aporia crataegi In analogia ad altre efficaci esperienze di indagine faunistica, condotte a livello regionale o provinciale per altri gruppi di organismi (come anfibi, rettili, uccelli), questo progetto si è basato fondamentalmente sulla collaborazione volontaria di un esteso numero di persone, motivate da obiettivi condivisi di documentazione scientifica e di valorizzazione e conservazione della realtà naturale.

Quindi, chiunque condividesse gli scopi e lo spirito dell’iniziativa, è stato invitato a collaborare raccogliendo dati e condividendoli.

Hipparchia fagi

 

 

Il progetto è stato coordinato da Lucio Bonato (Dip. Biologia, Univ. Padova), Marco Uliana (Museo di Storia Naturale di Venezia) e Stefano Beretta (Associazione Entomologica Naturalistica Vicentina). Il progetto è stato varato nel 2010 e si è concluso nel 2013.