Famiglia FAGACEAE
Robinia pseudoacacia L.
(robinia)
Etimologia: il genere Robinia venne chiamato così alla memoria di Giovanni Robin, custode dell’orto regio di Parigi sotto Enrico IV e Luigi XIII. Vespasiano Robin, suo figlio sotto-dimostratore delle piante da giardino del re, fu il primo a coltivarla, avendone ricevuti i semi dall’America (da DE THEIS, 1815).
Forma biologica: P caesp/P scap
Antesi: Mag.-Giu.
Tipo corologico: Nordamerica
La più antica citazione per l’Italia è di Dalla Torre (Acacia Rubini) nel 1662 (SACCARDO, 1909).
Albero alto fino a 25 metri.
Introdotta nel XVII secolo ed ora completamente spontaneizzata in tutto il territorio, nei luoghi abbandonati, siepi, argini, però sempre sinantropica. Spontanea negli U.S.A. orientali (Virginia, Carolina), venne introdotta nel 1601 dal Robin (giardiniere del Re di Francia) nei giardini di Parigi come pianta ornamentale. All’Orto Botanico di Padova risulta coltivata dal 1662. Per la sua invadenza è considerata infestante.
La corteccia presenta fratture longitudinali.
Ha foglie pennate, con generalmente 13-15 segmenti ellittici, arrotondati all’apice, di colore verde pallido. Ha stipole trasformate in spine robuste.
Fiori: racemi ascellari penduli. La corolla è bianca con vessillo (il petalo superiore) giallo alla base. I fiori sono molto profumati, dall’odore dolce.
I frutti sono legumi appiattiti, bruni, che contengono 4-7 semi.
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