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Isolamento e attività antinfiammatoria di esopolisaccaridi (EPS) prodotti da Phormidium sp. ETS05, il cianobatterio più abbondante dei fanghi termali euganei

Pubblicato il: 09.07.2020 09:12

Title: Anti-Inflammatory Activity of Exopolysaccharides from Phormidium sp. ETS05, the Most Abundant Cyanobacterium of the Therapeutic Euganean Thermal Muds, Using the Zebrafish Model

Link: https://www.mdpi.com/2218-273X/10/4/582

È stato pubblicato nella rivista “Biomolecules”, Special Issue “Biomolecules from Alga: Biological Effect and Pharmacological Properties” lo studio relativo all’attività antinfiammatoria di esopolisaccaridi (EPS) estratti dalla specie cianobatterica più abbondante dei fanghi termali euganei. Il lavoro è nato dalla collaborazione tra i laboratori della Prof.ssa Nicoletta La Rocca e della Prof.ssa Luisa Dalla Valle del Dipartimento di Biologia e il Centro Studi Termali Pietro d’Abano diretto dal Dott. Fabrizio Caldara. 

La ricerca ha riguardato un nuovo principio attivo isolato da Phormidium sp. ETS05, un cianobatterio che partecipa alla formazione del complesso microbiota che ricopre il fango termale durante il processo di maturazione, donandogli la caratteristica colorazione verde superficiale. È proprio il particolare processo di maturazione che rende così unico il fango terapeutico del Distretto Termale Euganeo, e che ha portato alla denominazione del prodotto “Fango Maturo D.O.C.”. Phormidium sp. ETS05 è considerata una specie fondamentale per la corretta maturazione del fango termale e le proprietà antiinfiammatorie di prodotti di natura lipidica da esso prodotti hanno già permesso di ottenere, nel 2013, un brevetto europeo.  

In questo lavoro sono stati presi in considerazione altri composti potenzialmente attivi da un punto di vista terapeutico, gli esopolisaccaridi (EPS) prodotti da questo cianobatterio. Gli EPS sono molecole di natura polisaccaridica, sintetizzate in grande quantità e rilasciate nel fango termale durante il processo di maturazione. Gli EPS di Phormidium sono stati caratterizzati dal punto di vista biochimico, evidenziando un maggiore contenuto di gruppi solfato rispetto a quanto rilevato mediamente in altri cianobatteri. Questo gruppo funzionale sembra conferire agli EPS un ruolo importante nell’efficacia antinfiammatoria e anti-ossidativa.

Gli EPS di Phormidium sono stati quindi testati in vitro su cellule e in vivo, utilizzando l’organismo modello Danio rerio. Grazie all’uso di linee transgeniche è stato possibile analizzare in vivo sia le capacità antiinfiammatorie che il recupero di effetti negativi causati dal processo infiammatorio. L’azione antiinfiammatoria di queste molecole è stata poi confermata analizzando la loro capacità di modulare l’espressione di specifici geni coinvolti nel processo infiammatorio, quali citochine, chemochine o metalloproteasi. Il trattamento con EPS è risultato ridurre l’espressione di queste molecole pro-infiammatorie con un’efficacia paragonabile a quella del desametasone, un analogo del cortisolo, comunemente usato nella terapia delle infiammazioni croniche.

Considerando che la specie analizzata rappresenta il cianobatterio più abbondante presente nei fanghi, come rilevato da altri studi condotti recentemente nel laboratorio della Prof.ssa La Rocca, si può ipotizzare che gli EPS prodotti da Phormidium sp. ETS05 contribuiscano, in sinergia con le molecole lipidiche, all’efficacia terapeutica del fango. Questa ricerca contribuisce quindi a validare da un punto di vista scientifico l’efficacia antinfiammatoria della fangoterapia. 

Il lavoro è stato supportato da un progetto Seed del Dipartimento di Biologia e da un finanziamento del Centro Studi Termali d’Abano.

 




Ultimo aggiornamento: 09.07.2020 09:35