Homepage

La conferenza del Prof. Telmo Pievani al Quarto Convegno del Dipartimento di Biologia

Pubblicato il: 30.03.2020 09:02

Lunedì 3 e martedì 4 Febbraio 2020 si è tenuto il Quarto Convegno del Dipartimento di Biologia.


Il convegno è stato aperto da un intervento del Prof. Cesare Montecucco, patologo e neurobiologo di fama internazionale e anche Professore Emerito dell’Università di Padova.

Un totale di 16 presentazioni scientifiche, tenute da ricercatori del Dipartimento, è stato diviso in 4 sessioni.

Il convegno si è chiuso con una conferenza aperta alla città di Padova, tenuta dal. Prof. Telmo Pievani dal titolo “SERENDIPITÀ - IL VALORE DELLA RICERCA DI BASE NELLE SCIENZE DELLA VITA”.

 

A questo link potrete visionare una selezione delle presentazioni scientifiche del nostro convegno:
https://mediaspace.unipd.it/channel/DiBio%2BRetreat%2B2020/152845961

A questo link mettiamo invece in evidenza la conferenza del Prof. Telmo Pievani
https://mediaspace.unipd.it/media/Serendipity_Prof_Pievani/1_nei2er97/152845961

 

SERENDIPITÀ - IL VALORE DELLA RICERCA DI BASE NELLE SCIENZE DELLA VITA
La Green Fluorescent Protein, il gene editing, il primo chemioterapico. E poi ancora: le angiostatine, il vaccino attenuato, la saccarina, la ben nota storia della penicillina, e così via molti altri esempi di quella che in filosofia della scienza si chiama “serendipità”. Gli ricercatori si pongono una domanda di ricerca, progettano esperimenti, e cammin facendo si imbattono in evidenze del tutto inaspettate. Trovano ciò che non stavano cercando. La serendipità è particolarmente rilevante nelle scienze della vita e nel tipo di ricerche di base condotte in un Dipartimento di Biologia interdisciplinare come il nostro. Spesso la serendipità è stata associata al caso, alla buona sorte, all’aneddoto curioso (pericolosamente confinante con la leggenda) su scoperte accidentali. Ma è un approccio sbagliato: c’è una logica nella serendipità. Se n’è accorto l’European Research Council, che ha da poco finanziato un grosso progetto per studiare scientificamente questi processi e farne una tassonomia statisticamente significativa. L’intento è quello di poter rispondere, meglio che in passato, ad alcune domande di fondo della policy della ricerca e dei finanziamenti: è più efficace promuovere ricerca di base o applicata, o entrambe ma in che misura? Ha senso riservare una parte del budget a ricerche high risk – high gain e alla cosiddetta “slow science”? Ma soprattutto, se la serendipità è imprevedibile per definizione, come facciamo a favorirla in modo pianificato? I primi risultati confermano che la serendipità è una delle ragioni principali per apprezzare il valore della ricerca di base e della conoscenza curiosity-driven. La serendipità insegna che la natura è più grande della nostra immaginazione di ricercatori e filosofi, ed è sempre pronta a sorprenderci.
 

 




Ultimo aggiornamento: 30.03.2020 10:20